Questa mattina, lunedì 25 giugno, presso l’ospedale di Galliate è mancato don Claudio Casaccia, all’età di 88 anni.
La celebrazione esequiale si svolgerà mercoledì 27 giugno alle ore 15.30 nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore, preceduta dalla recita del rosario martedì 26 alle ore 20.45. La salma sarà poi tumulata nel cimitero di famiglia a Lessona.
Nato a Lessona (Biella) il 23 gennaio 1930, è stato ordinato prete il 21 febbraio 1959 a Novara, da Mons. Gilla Vincenzo Gremigni. Aveva conseguito la laurea in lettere classiche. Dal 1959 al 1962 è stato parroco di Cisore. Dal 1961 al 1975 insegnante nel seminario di Arona e negli anni successivi, fino al 1982, nel seminario di Novara. Generazioni di allievi, anche tra il nostro clero, lo ricordano come apprezzato docente di materie classiche, preparato, preciso ed esigente.
Dal 1981 si è aperta per don Claudio la stagione del ministero pastorale in città di Novara, iniziata come parroco di S. Eufemia fino al gennaio 2006, e integrata come moderatore delle parrocchie unite del centro dal 4 settembre 1995 al 31 agosto 2005. Con il passaggio dai padri cappuccini ai preti diocesani nella parrocchia del Sacro Cuore in Novara, dal 31 gennaio 2006 don Claudio è stato chiamato in quella comunità a collaborare con il nuovo parroco don Dino Bottino e con gli altri sacerdoti. In questo ministero don Claudio è rimasto con esemplare fedeltà e generosità, anche con il nuovo parroco don Tiziano Righetto, fino a quando le forze glielo hanno permesso. In questa parrocchia don Claudio è ricordato con intensa gratitudine per il prezioso ministero liturgico, per la predicazione, per la costante disponibilità al confessionale, per l’accompagnamento personale delle persone, per l’accoglienza nell’ufficio parrocchiale. Con il peggioramento delle condizioni di salute e i vari ricoveri in ospedale, si è resa necessaria un’assistenza più adeguata che ha portato alla scelta della Pia Casa della Divina Provvidenza, nel reparto del clero, a partire dal 2 febbraio 2018. Questo delicato passaggio è stato condiviso dalla comunità parrocchiale del Sacro Cuore, in particolare la sera dello scorso 23 gennaio, giorno del suo 88° compleanno, nella concelebrazione eucaristica al termine della quale lo stesso don Claudio ha preso la parola per congedarsi con tre monosillabi “me ne vo”.
Di questo nostro confratello ricordiamo con gratitudine e affetto la fedeltà e la generosità, l’intelligenza e la cultura, la precisione, l’acutezza e l’ironia. L’ultimo periodo della sua esistenza terrena è stato segnato dalla prova della sofferenza fisica, sempre portata con grande dignità e spirito di fede. Anche così don Claudio è stato purificato, come l’oro nel crogiuolo, divenendo partecipe del mistero della Passione di Cristo e configurato alla sua morte e risurrezione. Al Signore glorioso, per l’intercessione della Vergine Maria, lo affidiamo con la nostra fraterna preghiera.
Don Claudio è stato accompagnato con affetto e cura dai confratelli presbiteri e dal diacono, anche con l’aiuto di un badante, nel contesto familiare della comunità del Sacro Cuore. Siamo grati anche alla direzione, al personale, alle suore e ai volontari della Pia Casa della Divina Provvidenza per l’accompagnamento più impegnativo e sofferto dell’ultimo periodo.
don Gianluigi Cerutti
Vicario episcopale per il clero e la vita consacrata

Don Claudio alla sua ultima Messa al Sacro Cuore, lo scorso gennaio