Messaggio per la morte di madre Anna Maria Cànopi

Facebooktwittermail

Pubbliciamo di seguito il testo del messaggio del vescovo Franco Giulio Brambilla, per la morte di madre Anna Maria Cànopi fondatrice e per 45 anni abbadessa del monastero Mater Ecclesiae dell’Isola di San Giulio. [Qui il testo integrale dell’omelia di mos. Brambilla ai funerali, celebrati lunedì 25 marzo]

 

 

Con viva commozione mi unisco alla preghiera della Madre Abbadessa Maria Grazia e della comunità monastica dell’abbazia Mater Ecclesiae per la morte di Madre Anna Maria Cànopi, esprimendo a nome del consiglio episcopale, del presbiterio e di tutta la Chiesa novarese profondo cordoglio.

Madre Anna Maria ci lascia un’enorme eredità. In quasi mezzo secolo di abbaziato a San Giulio ha reso la piccola Isola sul nostro Lago d’Orta un centro pulsante di spiritualità, che lei, così esile e riservata, ha saputo animare con un’incredibile forza che si nutriva nel quotidiano dialogo con il Signore.

Il fatto che la chiamata alla Casa del Padre sia arrivata per lei nel giorno del Transito di San Benedetto, sottolinea ancora più decisamente ciò che per noi ha rappresentato la sua scelta di dedizione completa a Dio: una testimonianza dell’Amore del Vangelo sincera e credibile per gli uomini e le donne di oggi. Secondo una regola e una spiritualità – quella del Santo patrono d’Europa – antica oltre mille anni, e che pure lei ha saputo rendere così attuale.

La ricordiamo con un brano di un suo recente scritto per il sussidio di preghiera dei giovani della diocesi, che bene riassume il senso della sua consacrazione:

«Leggendo la nostra vocazione alla luce delle belle figure delle donne della Bibbia, sentiamoci noi pure invitate a partire e ad essere donne forti nella fede, pronte nell’obbedienza alla chiamata di Dio e totalitarie nell’amore, nel dono generoso ed incondizionato di noi stessi giorno per giorno, momento per momento, fino al consummatum est».

+ Franco Giulio Brambilla
Vescovo di Novara