Quarta domenica di Quaresima, cinque minuti con la Parola

Facebooktwittermail

Una piccola Lectio, una proposta per ritagliarsi cinque minuti di preghiera e ascolto della Parola, nella giornata di oggi, quarta domenica di Quaresima.

Perché, scrive in nostro vescovo Franco Giulio «La Parola che ascoltiamo, la meditazione con cui l’accogliamo, la disponibilità con cui plasmiamo il nostro cuore, la preghiera che scaturisce dentro di noi, la risposta che affiora sulle nostre labbra, questo è il percorso con cui ci “lasciamo scegliere” dal Signore».

Il testo è tratto da Ho scelto te sussidio di preghiera della diocesi di Novara, pensato e progettato dall’équipe dell’Ufficio per la Pastorale giovanile

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (3, 14-21)

E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.

 

Commento alla Parola

“Chiunque fa il male odia la luce e non viene alla luce” ha detto Gesù a Nicodemo durante un loro colloquio notturno. Nascere è un verbo bellissimo, ma l’espressione “venire alla luce” lo è molto di più: è piena di incanto, di poesia e persino di spiritualità. E non si nasce, non si viene alla luce una volta per tutte, ma continuamente, con le scelte piccole e grandi di ogni giorno, con le quali abbiamo la possibilità di camminare verso la luce.

Il Dio che Gesù presenta a Nicodemo e a ciascuno di noi desidera fortemente la salvezza dell’uomo e, anche in questo caso, non ci si salva una volta per tutte, ma ogni giorno, in ogni momento, vivendo la propria esistenza orientati verso la luce. Ma quale luce? “La luce è venuta nel mondo”: è Gesù, che ci ha rivelato in maniera estremamente concreta lo stile di Dio; è Gesù innalzato sulla croce, che vive fino in fondo, senza mai tirarsi indietro, l’amore per gli uomini e le donne di ogni tempo. E allora, vengo alla luce e mi salvo ogni volta che guardo Gesù crocifisso e capisco che devo cambiare mentalità, devo rinascere, fidandomi di lui. Non è una logica facile da accettare quella della croce: confdiamo nella pazienza di Dio, sia lui a educarci perché sappiamo fare della nostra vita una piccola luce e un dono per gli altri.

 

Preghiera

Ti contemplo, Gesù, inchiodato sulla croce.
Sto in silenzio davanti a te: parla tu al mio cuore!
Dammi una fede grande,
più forte di logiche troppo umane e di ragionamenti complicati.
Dammi una speranza luminosa,
che mi impegni a costruire la mia salvezza.
Dammi una carità coraggiosa,
perché le mie scelte
abbiano il profumo della gratuità e della condivisione.