Carlo Bascapè. Un vescovo riformatore

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Omelia per il 470° anniversario della nascita del venerabile Carlo Bascapè
22-10-2020

Sono quattrocentosettant’anni dalla nascita di Carlo Bascapè (1550), al secolo Giovanni Francesco a Basilica Petri (italianizzato in Bascapè, nome di un borgo di Marignano [Melegnano], di cui la sua antica e nobile famiglia era feudataria). Celebriamo la ricorrenza natale di uno dei campioni della riforma tridentina e vescovo della Diocesi di Novara dal 1593 fino all’anno della morte (1615). Egli è ricordato soprattutto perché segretario di san Carlo, perché fu vescovo tridentino riformatore e autore di Novaria. L’ope­ra, come scrive G. Andenna[1], si colloca nella scia dei Gesta episcoporum, con cui si era soliti ricostruire la successione ininterrotta dei vescovi. È un’opera di storia ecclesiastica scritta non solo a garanzia dell’antichità della Chiesa novarese, ma anche per rendere attuale la fecondità della Chiesa di cui era pastore nella cura delle anime.

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