Sono quattrocentosettant’anni dalla nascita di Carlo Bascapè (1550), al secolo Giovanni Francesco a Basilica Petri (italianizzato in Bascapè, nome di un borgo di Marignano [Melegnano], di cui la sua antica e nobile famiglia era feudataria). Celebriamo la ricorrenza natale di uno dei campioni della riforma tridentina e vescovo della Diocesi di Novara dal 1593 fino all’anno della morte (1615). Egli è ricordato soprattutto perché segretario di san Carlo, perché fu vescovo tridentino riformatore e autore di Novaria. L’opera, come scrive G. Andenna[1], si colloca nella scia dei Gesta episcoporum, con cui si era soliti ricostruire la successione ininterrotta dei vescovi. È un’opera di storia ecclesiastica scritta non solo a garanzia dell’antichità della Chiesa novarese, ma anche per rendere attuale la fecondità della Chiesa di cui era pastore nella cura delle anime.
Carlo Bascapè. Un vescovo riformatore
Omelia per il 470° anniversario della nascita del venerabile Carlo Bascapè
22-10-2020