“COME STAI CON LA TUA FEDE? IO CREDO IN TE PER NOI”

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Intervista ai Settimanali Diocesani
28-09-2012

‘Come stai con la tua fede?’. E’ questa la domanda, precisa e diretta, che ci rivolge il nostro vescovo con la sua prima lettera pastorale. Ed è un invito a ciascuno a fare una sorta di check-up della propria fede e della qualità del proprio amare e sperare. Un invito rivolto a tutti, come capiremo dall’intervista che gli ha rivolto il nostro settimanale, anche a chi si dice laico e non credente.
«Come stai con la tua fede è una domanda rivolta alla coscienza e alla libertà ‘ ci spiega monsignor Brambilla – perché, al di là di tutte le sovrastrutture, si confronti con il cristianesimo di Cristo». E aggiunge con un po’ di caustica ironia: «non con il cristianesimo dei cristiani!».
Dunque, eccellenza, anzitutto perché un vescovo scrive una lettera pastorale?
«Perché è lo strumento di dialogo con la sua Chiesa, ma il destinatario non sono solo i sacerdoti, i religiosi, i diaconi, gli operatori pastorali, i laici, i credenti, tutte le comunità cristiane. Piuttosto, attraverso di loro, sono da interessare anche tutti gli uomini che cercano Dio con cuore sincero e amano la vita di oggi. Per dirla con un’immagine: il destinatario della lettera è come il destinatario di beatitudini, in Matteo: Gesù è al centro, nel primo cerchio ci sono i discepoli, nel secondo cerchio c’è la grande folla: tre cerchi concentrici. La lettera è mandata ai credenti perchè siano vetro trasparente. E naturalmente serve che sia la lettera, sia chi la trasmette, siano vetro trasparente, altrimenti si oscura il messaggio che contiene». …