Un saluto affettuoso a tutti voi, in questa sera, nella quale viviamo per la prima volta la Giornata della Gioventù nella festa di Cristo Re, al termine dell’anno liturgico. Vogliamo celebrarla in un modo nuovo, rispetto alla Veglia delle Palme, che peraltro continueremo a fare, anche in preparazione alla XXXVIII Giornata mondiale della Gioventù che si terrà a Lisbona nel 2023.
Il testo che ci fa da guida contiene per la terza volta nel Libro degli Atti degli Apostoli il racconto della conversione di san Paolo sulla via di Damasco (At 26, 12-18). Paolo da quel momento passa da persecutore a testimone. Sono belle le parole che Gesù rivolge a Paolo, quando caduto a terra domanda:
“«Chi sei, o Signore?»”. (At 26, 15a)
È molto significativo che nella domanda di Paolo sia già contenuta la risposta, lo chiama infatti “Signore”.
“E il Signore rispose: «Io sono Gesù, che tu perséguiti. Ma ora àlzati e sta’ in piedi.»”. (At 26, 15b-16)
Dopo due anni in cui abbiamo assistito in tutti i modi possibili alle varie fasi di evoluzione della pandemia, stasera siamo invitati anche noi a stare in piedi!
A tal proposito raccomando a tutti di scrivere sul proprio diario o sulla propria pagina social, il racconto di questi due anni, magari dedicandovi un po’ di tempo durante la vacanza, domandandoci semplicemente: come abbiamo vissuto questo tempo? [Prosegui la lettura nel Pdf allegato]