LI CHIAMO‘ A SE‘, PER MANDARLI A PREDICARE… (Mc 3,13)

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Omelia alle ordinazioni sacerdotali
16-06-2012

È con un po’ di commozione che anch’io applaudo al vostro ‘Eccomi’ detto con entusiasmo, accolto nel grembo della Chiesa e delle parrocchie che vi presentano. Siamo di fronte a un triplice miracolo che si compie sotto i nostri occhi. Abbiamo qui tre giovani che hanno compiuto un lungo percorso perché si sentivano chiamati dal Signore per il ministero presbiterale. Sono giunti dopo un arduo cammino da tre storie molto diverse e che convergono nell’unico servizio a questa Chiesa locale di Novara. Anche i miracoli sono diversi, perché i segni che toccano la nostra vita non sono tutti uguali. Sono tre storie differenti nella provenienza e convergenti nel cammino.
La prima è la storia di don Gianluca. È una storia che viene dalle nostre parrocchie, anzi proviene dalla parrocchia che è stata la più feconda nella nostra Diocesi nel generare vocazioni in generale e vocazioni sacerdotali in particolare. Era un ragazzo giovane dei nostri oratori, nato dalla vita pastorale della Chiesa di ogni giorno, dal cammino che conduce a crescere nella fede e a cercare la propria identità uscendo da sé e lasciandosi toccare dal dito di Dio. Il Signore viene e ti chiama per nome, e tu lo segui, portando con te il volto della tua famiglia, dei tuoi ragazzi, dei tuoi adolescenti, dei tuoi ‘don’ e dei tuoi educatori. E sei qui oggi anche tu a dire ‘Eccomi!’.