Covid, fine dello stato di emergenza: le indicazioni per le celebrazioni

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Dal 1° aprile termina lo stato di emergenza legato alla pandemia da Covid-19 e cambiano diverse disposizioni legate alle misure per il contenimento del contagio: tra queste, quelle previste dal protocollo tra la Cei e il Governo italiano, in vigore dal maggio del 2020. Pur restando l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso, questa data rappresenta, dunque, un primo passo verso una nuova normalità anche durante le celebrazioni liturgiche e i momenti di preghiera.

Che tuttavia, spiega la Presidenza della Conferenza episcopale italiana in una lettera a tutte le diocesi, non deve fare venire meno «il senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus».

Tra le raccomandazioni – che ancora una volta hanno l’obiettivo di tutelare soprattutto fragili e anziani maggiormente esposti al virus -, quella di continuare a igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto e, per sacerdoti e ministri straordinari, prima della distribuzione della comunione. L’indicazione, poi, è quella di porre attenzione all’igienizzazione degli ambienti e di continuare a tenere vuote le acquasantiere oltre che di evitare la stretta di mano durante lo scambio del segno di pace.

Decade l’obbligo di distanziamento di un metro dei fedeli durante le celebrazioni, avendo cura, però, di predisporre «quanto necessario e opportuno per evitare assembramenti»

La lettera della presidenza Cei contiene, poi diverse indicazioni per le celebrazioni della Settimana Santa: questo link è possibile consultarle tutte, scaricando il testo integrale.