Nella giornata di ieri, lunedì 4 dicembre, sono stati presentati i progetti selezionati nella seconda tranche di finanziamenti 2017 erogati dalla Fondazione Comunità Novarese.
Complessivamente le iniziative finanziate sono 27, per un toale di oltre mezzo milione di euro: otto i progetti approvati nel Bando che riguarda la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico artistico e culturale, tre quelli proposti per contrastare la povertà e l’emarginazione sociale, nove quelli inerenti l’ambito socio assistenziale, sei quelli legati alla disabilità e il tempo libero e uno quello approvato sul bando “Oltre i luoghi comuni. Attivazione di comunità e coesione sociale”.
Tra i progetti sostenuti, diversi quelli di parrocchie, oltre che realtà e associazioni legate alle nostre comunità.
Parrocchia Beata Maria Vergine Maria Assunta di Fontaneto D’Agogna
La parrocchia ha visto finanziato “Cantieri aperti tra gli antichi oratori di Fontaneto D’Agogna: “San Martino e Sant’Antonio”, un progetto di recupero e valorizzazione che riguarda due oratori presenti nel territorio del paese. Oggetto dell’intervento sul primo sono gli intonaci dei prospetti laterali, del retro e della torre campanaria, colpiti da diversi fenomeni di degrado; quello di Sant’Antonio riguarda gli affreschi del XV secolo, attribuibili a un maestro della bottega di Tommaso Cagnoli e che, in origine presenti sull’arco trionfale, sono oggi collocati sulla controfacciata.
Parrocchia Maria Vergine Assunta di Borgo Ticino
La parrocchia ha presentato alla Fondazione Comunità Novarese “Borgo Ticino e la sua chiesa in un percorso di integrazione”. Si tratta del quinto e ultimo lotto di un progetto più ampio, finalizzato al restauro e alla valorizzazione dell’intero apparato decorativo della chiesa parrocchiale.
Parrocchia San Clemente di Bellinzago Novarese
La parrocchia ha proposto il progetto “Il sagrato di San Clemente come punto di incontro e socializzazione attraverso un nuovo percorso di visita”. L’intervento riguarda la piazza esterna asfaltata, racchiusa tra la chiesa, l’Asilo Infantile De Medici, la casa parrocchiale e la biblioteca (piazza Mons. Raspini). L’obiettivo è il recupero di un’area attualmente soffocata dai parcheggi e dall’asfalto, al fine di creare una fascia di rispetto intorno al complesso antonelliano e di realizzare uno spazio di aggregazione fruibile dalla popolazione.
Parrocchia Santo Stefano di Casalino
La parrocchia ha visto finanziato il progetto “Cameriano: una chiesa rinnovata per una comunità in cammino”. La chiesa di Cameriano custodisce un crocifisso in legno, probabilmente di fine Cinquecento, collocato nella cappella a destra dell’altare maggiore e collegato a un “Festone” che lo celebra ogni 25 anni (la prossima ricorrenza è prevista per il 2023). Nella prospettiva di approntare le migliori condizioni possibili per la celebrazione dell’evento, il progetto si propone il restauro della facciata, che versa in una situazione di grave degrado, e la realizzazione di una pedana di accesso, che consenta l’ingresso nell’edificio a persone con problemi di deambulazione e/o disabilità.
Comunità dell’Annunciazione del Signore di Novara
La comunità ha proposto il restauro e consolidamento della torre campanaria di Agognate: ultimo lotto di lavori per il recupero di un complesso, di origine quattrocentesca, ma ricostruito agli inizi del XVIII secolo.
La parrocchia San Vittore Martire di Sizzano
La parrocchia ha ricevuto un finanziamento dalla Fondazione Comunità Novarese per la sistemazione della facciata della chiesa parrocchiale in affaccio sulla piazza della comunità. L’iniziativa intende proseguire e completare il progetto di valorizzazione della seicentesca facciata della chiesa già avviato nel 2016, con la realizzazione del primo intervento sulla torre campanaria. Più in generale, si intende dar compimento al programma di riordino complessivo dell’edificio, perché possa tornare a rappresentare al meglio il segno tangibile della devozione e della operosità di una comunità.
Parrocchia San Giovanni Battista di Pella
La parrocchia ha presentato un progetto di restauro della chiesa di San Filiberto di Alzo. L’edificio mostra molteplici situazioni di sofferenza alle strutture, dissesti e lesioni, al punto che, dal dicembre 2016, l’abside è puntellata per scongiurarne il crollo. L’intervento intende porre rimedio a tale situazione attraverso l’utilizzo di tecniche innovative e la posa di tiranti che consentano di ristabilire la continuità muraria.
Diversi anche i progetti finanziati in ambito sociale promossi da associazioni.
Onlus Mani Operose
La onlus ha proposto il progetto “Un’opportunità per il futuro di ogni bambino: l’Istruzione”. Intorno al centro di Ascolto dell’associazione, presso la parrocchia di Sant’Antonio di Novara, gravitano 138 famiglie in situazione di grave difficoltà economica. Un simile contesto rappresenta un forte ostacolo allo svolgimento regolare del percorso scolastico dei bambini. Scopo dell’intervento è offrire a 70 bambini delle famiglie seguite, un sostegno per l’acquisto di libri e di materiale scolastico, o per l’adesione alle proposte extra-curricolari a pagamento. A margine di tali azioni, due laboratori realizzati dall’Associazione Psicologia Utile e dalla Scuola di musica Lizard, tenteranno di guidare i bambini coinvolti nell’ascolto e nell’espressione delle proprie emozioni e nell’accoglienza dell’altro.
Il Banco Alimentare del Piemonte
Il Banco ha visto finanziato dalla Fondazione Comunità Novarese il progetto “Meno spreco alimentare, più solidarietà”. Di fronte al costante aumento delle situazioni di povertà, lo spreco alimentare rappresenta un costo sociale inaccettabile. Attivo a Novara dal 2005, attraverso il circuito del recupero e della distribuzione delle eccedenze alimentari, reso possibile grazie alle convenzioni stipulate con mense aziendali e scolastiche e con la grande distribuzione, il Banco Alimentare è in grado di distribuire circa 870 tonnellate di cibo all’anno e di raggiungere, tramite le 62 strutture caritative coinvolte, più di 12.500 persone. copo del progetto è potenziare l’azione di recupero delle eccedenze alimentari presso la grande distribuzione e sensibilizzare la comunità sul tema dello spreco alimentare.
Il Ponte di Invorio
L’onlus ha proposto “Welfare territoriale solidale: svantaggio sociale, connessione territoriale e dignità lavorativa”. Il progetto si rivolge all’area nord della Provincia e intende offrire risposte concrete alle inefficienze caratteristiche dell’attuale sistema dei servizi per l’impiego di persone socialmente svantaggiate. Attraverso una di collaborazione in grado di coinvolgere Amministrazioni comunali, Centri per l’impego, Servizi Socio-Assistenziali dei consorzi, imprese, cooperative di “tipo b” e associazioni nonprofit, l’iniziativa si propone di attivare percorsi di integrazione finalizzati all’inserimento lavorativo in azienda di undici persone in situazione di svantaggio.
Casa di Giorno per Anziani don Aldo Mercoli di Novara
La Casa di Giorno ha ricevuto un finanziamento dalla Fondazione Comunità Novarese per l’iniziativa “Anziani per Bene Essere”. Scopo del progetto è aiutare la persona anziana a gestire la nuova realtà di vita, fatta di ritmi, regole e opportunità nuove, ma non sempre pienamente comprese e accettate, proponendo attività (pellegrinaggi, gite, mostre, visite culturali etc.) che offrano nuovi stimoli, significati e valori per gli anni a venire, contribuiscano a contrastare all’isolamento, favoriscano la conquista (o riconquista) del benessere psico-fisico, stimolino un nuovo desiderio di crescita culturale e spirituale.
Cassiopea di Novara
Cassiopea ha presentato il progetto “Impariamo insieme e con ritmo”. Fondata nel 1997 da un gruppo di giovani dell’oratorio salesiano e dell’oratorio di Sant’Agabio di Novara, l’Associazione offre supporto scolastico agli studenti della scuola secondaria di primo grado “Bellini” di Novara. Il progetto intende offrire un supporto agli alunni a rischio dispersione, favorendone l’inserimento e la socializzazione e supportandoli nello studio. I percorsi di recupero saranno tenuti da volontari, ex docenti o studenti universitari, coordinati da tre “Assistenti allo studio”.