Pubblichiamo di seguito una nota del vicario generale della diocesi di Novara, don Fausto Cossalter, sulla ripresa delle attività nelle comunità parrocchiali. La nota invita ministri ordinati e operatori pastorali a partecipare alle iniziative solo se in possesso del Green Pass, che va certificato attraverso un’autodichiarazione. In questa pagina anche i modelli dei documenti necessari alle parrocchie. Restano esclusi dalla richiesta i fedeli che partecipano alle messe e alle altre celebrazioni, per le quali sono comunque in vigore le norme di contenimento della pandemia, ormai divenute usuali: distanziamento, uso della mascherina, igienizzazione delle mani e dei locali.
La ripresa delle attività pastorali in questo anno 2021-2022, che speriamo possa essere di rinascita, ci chiede di accompagnare le nostre comunità con una generosa opera di annuncio del Vangelo, di catechesi e di gioiosa celebrazione dei Sacramenti. L’invito da rivolgere in modo pressante è ad una partecipazione piena della vita della comunità.
Per fare questo è richiesto un ulteriore sacrificio che è la condizione necessaria, anche se da sola non sufficiente, per la ripresa della vita cristiana, che è il migliore antidoto al senso di paura e di scoraggiamento che ci ha toccato nel profondo in quest’ultimo anno. Così si è espressa anche la Presidenza della CEI in una nota dell’8 settembre 2021.
Ci appelliamo quindi alla coscienza dei ministri ordinati e degli operatori pastorali (catechisti, animatori, volontari della carità, etc.), invitandoli ad essere presenti alle riunioni comunitarie e agli incontri di catechismo o ad altre attività educative in presenza, solo se sono in possesso del certificato verde (Green Pass) che si ottiene secondo le modalità indicate dalle Autorità civili italiane. Per certificarne il possesso è necessario un’autodichiarazione che va consegnata alla Parrocchia.
Lo stesso vale per chi, come accolito, o come ministro straordinario della comunione, è chiamato a portare l’Eucarestia agli infermi; per chi è impegnato nel servizio della liturgia, in particolare i coristi o i cantori; per gli operatori maggiorenni di attività educative, sportive e didattiche gestite dalle Parrocchie.
Il gesto di responsabilità richiesto è un atto di carità verso le persone che sono fragili e un aiuto a riprendere con slancio l’anno pastorale perché sia fecondo e sereno.
Invitiamo i sacerdoti e tutti coloro che partecipano alla missione della Chiesa a stare vicini alle persone sofferenti, a chi ha perso un congiunto durante la pandemia, a incoraggiare e rasserenare, a dare fiducia, per offrire di nuovo i doni più preziosi che il Signore ci ha lasciato per la vita delle comunità e il cuore delle persone: la Parola, i Sacramenti e la carità.
Buon cammino.
Don Fausto Cossalter
Vicario Generale
della diocesi di Novara
DOCUMENTI E MODULI
Documento della Presidenza Cei “Curare le relazioni al tempo della ripresa” SCARICA IL PDF
Modello per la dichiarazione sulle condizioni di salute di accoliti, ministri straordinari della comunione, catechisti, educatori, coristi e cantori. SCARICA IL FILE WORD
Modello dell’informativa sulla privacy. SCARICA IL FILE WORD