La festa della Beata Panacea a Ghemme, ha chiuso idelamente la visita pastorale del vescovo nelle Unità pastorali missinarie del vicariato della Valsesia, aperta lo scorso autunno. «La visita pastorale avrà il suo buon frutto, quello che rimane anche dopo il passaggio del vescovo, se diventa una sorta di colpo di acceleratore che dà la spinta a far crescere la vita cristiana nella sua bellezza!», ha detto il vescovo.
L’intervento che partendo da una riflessione sulla «santità nel quotidiano» – con un riferimento alla Gaudete et Exultate di papa Francesco -, ha analizzato le tre forme della carità che costruiscono e concorrono a definire questo percorso che segna nel cuore identitario la differenza cristiana: «la carità per le persone, la carità per le famiglie e nella professione».