Sei voci che “ridisegnano” lo spazio della chiesa, usandola come uno strumento musicale. È l’esperienza che l’ensemble vocale e teatrale Faber Teater propone per Passio 2018 con lo spettacolo “Stabat Mater”, sabato 17 febbraio alle ore 21, al pubblico riunito a Novara nella chiesa del convento cappuccino di San Nazzaro della Costa.
I sei attori, cantando e recitando, si muovono nell’ambiente per esplorarne le possibilità acustiche di amplificare, riverberare e deviare i suoni, per potenziare ad arte le emozioni suscitate dalle voci. Voci di lutto e di dolore, che dicono la sofferenza di una Madre che perde il Figlio e la volontà di denunciare, accettare e condividerne la tragedia, per superarla insieme. Le musiche originali, composte da Antonella Talamonti, danno vita a testi di lingue e mondi diversi: il latino del “Miserere” e dello “Stabat Mater”, il dialetto nuorese di “Sette ispadas de dolores”, l’arabesh degli Albanesi trapiantati in Italia nel ‘400, il volgare italiano del “Donna de Paradiso” di Iacopone da Todi, e l’italiano contemporaneo. Un armonia di suoni per dire che c’è una luce di salvezza e speranza oltre la coltre nera del dolore e dell’ingiustizia.
L’incontro rientra nel ciclo di meditazioni artistichein programma al convento.