Santissima Pietà di Cannobio

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L’8 gennaio si celebra la memoria del miracolo della Santissima Pietà di Cannobio.


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La memoria liturgica si collega ad alcuni segni straordinari accaduti nel borgo di Cannobio tra il gennaio e il febbraio 1522.

In una locanda si conservava una piccola pergamena con alcune immagini di devozione: al centro il Cristo morto deposto dalla croce ed emergente dal sepolcro con le braccia incrociate nella posizione della Sindone; ai lati la Vergine Maria e san Giovanni ed attorno gli strumenti della passione.

Improvvisamente a partire dalla sera del 7 gennaio e per diversi giorni le immagini, divenute come vive, hanno effuso sangue e lacrime alla presenza di vari ed autorevoli testimoni, dando origine ad un’intensa ed ininterrotta devozione.

Dopo il Concilio di Trento, san Carlo Borromeo, Arcivescovo di Milano (in quel tempo Cannobio apparteneva all’archidiocesi ambrosiana) conferm  autorevolmente il culto alla sacra effigie.

I vescovi di Milano e di Novara, seguendo il suo esempio, hanno illuminato la pietà popolare ad intendere nel fatto prodigioso e nella stessa singolare immagine un “segno provvidenziale” dell’amore di Dio, manifestato nel dono di Cristo, morto e risorto per la salvezza dell’intero genere umano.