Due icone della testimonianza

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Omelia per la festa del Tredicino ad Arona 2023
13-03-2023

Un cordiale saluto a tutti voi che siete qui presenti a celebrare la festa compatronale dei quattro martiri di cui in questo luogo si custodiscono le reliquie e che è conosciuta come il “Tredicino” per la data annuale nella quale ricorre. Rivolgo anch’io il mio particolare saluto, unitamente a quello espresso dal parroco all’inizio della messa, alle autorità, ai monaci ortodossi che ci portano un po’ di Oriente in casa, e ancora a voi e vi abbraccio tutti.

Celebrare la festa patronale significa tornare all’origine che è il luogo dell’identità. Il nome che ciascuno porta, non se l’è scelto, ma gli è stato dato. Ci sono due cose che nessuno di noi, nonostante possa avere tanti soldi, può comperare e sono il volto e il nome. Essi sono segno che qualcuno ci ha pensato, ci ha voluti e ci ha amati. Tornare ogni anno all’origine da parte della comunità è allora un riandare alla sorgente di ciò per cui noi viviamo. La vostra è una sorgente preziosa, rappresentata dalla testimonianza di ben quattro martiri. In questo momento, però, non rievochiamo la vicenda dei vostri martiri, delle loro reliquie e dei loro nomi. A questo supplisce la devozione e l’attaccamento degli aronesi. [Prosegui la lettura nel PDF allegato]