Carissimi,
il vostro Convegno intitolato “Il balsamo della consolazione” vi richiama al gradito appuntamento annuale della Caritas Diocesana. Come ho scritto nella lettera pastorale Il laccio del sandalo: «Il cristiano testimone trova la sua sintesi nell’aver cura del fratello, versando il balsamo della consolazione. La cura del corpo del Libro e la custodia del corpo del Signore trovano il loro segno concreto nella cura della carne del fratello, dal povero al piccolo, dallo straniero al bisognoso, dall’abbandonato a chi è afflitto dalle malattie spirituali del nostro mondo occidentale. Non gli basta curare il povero, ma deve aver cura del fratello. Curare (to cure) è un gesto organizzativo e funzionale, aver cura (to care) è una postura prossemica e relazionale. Per questo il cristiano testimone è uomo della fraternità e della carità. La prima costruisce legami, la seconda libera dai bisogni». [Prosegui la lettura nel PDF allegato]