Di seguito, pubblichiamo il testo della meditazione tenuta mercoledì 11 marzo dal vescovo Franco Giulio durante la preghiera alla Madonna del Sangue di Re e il testo della preghiera.
Davanti alla Madonna di Re
Meditazione orante e supplica alla Beata Vergine del Sangue
O, MADONNA DI RE,
in quest’ora trepida della malattia, che ci minaccia come un male invisibile, siamo venuti qui davanti a Te a pregarti per tutta la nostra gente. Intercedi presso il tuo Figlio, perché allontani il virus che ci insidia, custodisca i piccoli e le persone fragili, soprattutto i nostri anziani che ci donano la sapienza, assista i malati e doni loro la fede nel periodo della prova. Prega il Bambino Gesù che porti tra le braccia, perché Egli benedica le nostre comunità, benedica la nostra terra, benedica il lavoro delle persone operose, benedica la crescita e lo studio dei ragazzi e dei giovani, benedica le nostre famiglie, benedica tutti coloro che non smettono di essere generosi nella carità.
O, MADRE, TU CHE SEI IL GREMBO DELLA CHIESA,
suscita in noi la fame di Gesù, pane vivo. In questo tempo, in cui siamo privati del dono immenso di celebrare insieme l’Eucaristia, mantieni in noi il desiderio del Pane che viene dal cielo, buono e dolce da gustare, perché è la presenza stessa del Signore. Facci sentire il lacerante desiderio di Gesù, che è Pane buono per la vita del mondo, Pane consolante che asciuga le lacrime, Pane dolcissimo che nutre i cuori, Pane sapiente che illumina la mente, Pane del cammino che non viene mai meno. Insegnaci a chiedere perdono per tutte le volte che abbiamo banalizzato la Messa: quando l’abbiamo trascurata, quando l’abbiamo ridotta a un arido precetto, quando non abbiamo incontrato nell’Eucaristia il volto piagato del Signore e del povero.
O, MADRE, TU CHE SEI LA SEDE DELLA SAPIENZA DEL PADRE,
donaci la conoscenza di Gesù, che è la Sapienza fatta carne, la Parola di Dio in una storia d’uomo. Donaci di seguire Gesù sui sentieri della Palestina e sulle strade della vita di oggi, donaci di ascoltare le sue parole affascinanti, di lasciarci stupire dai suoi racconti in parabole, di imitare i suoi gesti sconvolgenti, di pregare nella notte in disparte, di amare i piccoli e i poveri, di rispettare le donne, ma soprattutto donaci di riposare come Giovanni sul palpito del suo cuore. Donaci un sapere spirituale di Gesù, perché il suo Spirito viva tra noi nel dono della sua grazia, nella comunione degli affetti famigliari, nella gioia stupenda dello sviluppo dei ragazzi, nell’avventura tormentata della crescita degli adolescenti e dei giovani, nell’amore tenero e forte delle coppie, nel lavoro tenace dei papà e delle mamme, nel compito dell’educazione e della formazione, nell’impegno solidale della vita civile, nello slancio missionario di molti laici e sacerdoti. O Madre, nel cui grembo siede il dolce Gesù, donaci lo Spirito di Sapienza!
O, MADRE, TU CHE SEI LA MADONNA DEL SANGUE,
accompagnaci in questo cammino verso la Pasqua. Sii tu la guida nella nostra quaresima obbligata al digiuno d’ogni cosa: della Messa, degli incontri, delle carezze, degli abbracci e dei baci. La privazione dei gesti del nostro corpo non diventi mancanza della preghiera incessante, del sorriso condiviso, della prossimità e dell’impegno, della meditazione prolungata, della parola breve e sapida, della gratitudine per tutti coloro che si donano per alleviare le malattie e i disagi di questo tempo. Ringraziamo per i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, per chi lavora nonostante tutto, per gli amministratori della cosa pubblica. Ringraziamo per chi cura i bambini, per chi non smette di insegnare a distanza, per chi tiene compagnia agli anziani, per chi trasmette linguaggi di fiducia e speranza. Guidaci, o Madre, verso la Pasqua, dona ai sacerdoti di annunciare con il suono delle nostre campane il lieto Annuncio del risveglio, la gioia di Gesù risorto. Amen.
+Franco Giulio Brambilla
Vescovo di Novara
SUPPLICA ALLA BEATA VERGINE MARIA DEL SANGUE VENERATA A RE
Il Vescovo, preceduto dai ministri e dai concelebranti, si reca davanti alla venerata immagine della Beata Vergine Maria “del Sangue”. Fatta la debita riverenza (genuflessione), secondo l’opportunità la incensa, quindi tutti si inginocchiano.
Il Vescovo dice:
O Vergine Santissima, Madonna del Sangue,
noi siamo venuti a Te
per rivivere l’ora di grazia
di oltre cinque secoli fa,
in cui al sacrilego gesto di chi ti scagliava un sasso
Tu rispondevi con il tuo sangue.
Il popolo risponde:
Siamo qui nel luogo in cui
Tu in questo angolo di terra
ti sei fatta presenza viva,
bagnando con il tuo stesso sangue la nostra terra.
Il Vescovo:
Ora, illuminati e confortati
dalla testimonianza dei nostri fratelli di fede,
che in questi cinque secoli
si sono ritrovati davanti
alla tua miracolosa immagine,
siamo venuti nel tuo santuario
per sentire la tua presenza materna nella nostra vita,
per trovare conforto nel tuo cuore immacolato.
Il popolo:
Madre del perdono, Vergine sapiente,
sulle cui ginocchia siede Gesù, la sapienza del Padre,
noi ci rivolgiamo a Te;
la tua preghiera sostenga le nostre suppliche !
Il Vescovo:
Implora per noi dal Padre:
la piena conoscenza di Cristo,
i doni dello Spirito Santo,
uno sguardo ricco di fede
in tutte le circostanze della vita.
Il popolo:
Tu che sei la Madre della Chiesa, benedici il ministero del Papa,
sostieni il nostro Vescovo Franco Giulio,
tutti i Vescovi, Sacerdoti e Diaconi,
i diletti Seminaristi, i tuoi Missionari, le Anime Consacrate,
tutte le famiglie cristiane.
Il Vescovo:
Ottieni alle nostre famiglie il dono del vero amore,
il dialogo tra genitori e figli
e un lavoro onesto e sicuro.
Il popolo:
Con i tuoi occhi grandi e penetranti veglia sui giovani:
non lasciare loro mancare la luce della vera sapienza
nelle scelte della vita.
Benedici e proteggi i nostri bambini
perché crescano con il tuo Gesù,
in età, sapienza e grazia.
Sii conforto per i nostri anziani,
sii sostegno ai nostri ammalati.
Il Vescovo:
O Madonna del Sangue,
siamo venuti qui per deporre davanti a te,
le nostre paure e le nostre speranze
in questo momento di grave sofferenza
per la nostra gente e per i nostri cari.
Tu tienici per mano
perché possiamo restare sulla strada sicura,
premurosi gli uni del bene degli altri,
affidandoci nella preghiera al tuo cuore materno.
Il Vescovo insieme con il popolo:
Tu che sei la Consolatrice degli afflitti
e la Madre della speranza dei cristiani,
sostieni con la tua preghiera la nostra fede,
stendi il tuo mantello per guarire le nostre ferite,
fascia le angosce della nostra anima
e ridonaci la fiducia per il domani.
O clemente, o pia,
o dolce Madre di Dio
e Madre nostra, Maria.
Amen.