Rinnovo il mio saluto cordiale a voi che avete voluto vivere questa giornata nella nostra diocesi di Novara e in particolare qui nella splendida cornice di Cannobio. È l’ultimo dei borghi di questo territorio a ridosso del confine svizzero. È una città caratteristica non solo per l’incantevole lungolago, ma per la circostanza singolare di cui ricorre esattamente quest’anno il quinto centenario dell’evento miracoloso, avvenuto appunto nel 1522. Proprio in riva al lago ammirerete il Santuario, che sorge dov’era una normalissima casa, in cui avvenne l’evento prodigioso, nella quale si conserva un’icona molto piccola – 27 per 30 cm – che riproduce il Cristo morto che emerge dal sepolcro tra la beata Vergine Maria e l’apostolo Giovanni, attorniati da tutti i simboli della Passione. Per una serie di giorni, come è bene documentato, l’icona emise sangue a più riprese. Nella nostra diocesi non è l’unico caso di sanguinamento miracoloso. [Prosegui la lettura nel PDF allegato]
Il seminatore uscì a seminare
Giornata della Coldiretti per gli agricoltori pensionati
08-06-2022