Premessa: la scelta del testo-icona
Il testo di Mt 28,16-20 come icona per il tema della missione si giustifica per motivi diversi, sia di carattere biblico sia per la coscienza attuale della chiesa:
– la pagina finale di Mt 28 fa convergere le linee tematiche disseminate nel Vangelo di Matteo, raccogliendole attorno ai suoi due centri di interesse: l’opera e la persona di Gesù e l’esperienza della chiesa nell’orizzonte della missione. L’evangelista presenta una specie di “manifesto della missione della chiesa” come sgorga delle mani del Risorto. L’icona finale del Vangelo annoda così tutti i fili e i motivi della missione della chiesa che in Mt è continuamente intrecciata con quella di Gesù. L’evangelista consegna il libro al lettore fondendo in un quadro magistrale l’immagine del Risorto e il programma della missione affidata ai discepoli fino alla fine del mondo.
– il testo si presta a raccogliere i motivi della coscienza attuale della chiesa che hanno suggerito la scelta del programma sulla missione: nella linea della nuova evangelizzazione, del documento dei Vescovi per il decennio, degli interventi dell’ultima assemblea CEI. Si può anche osservare che il testo scelto fece da canovaccio per quei Padri (Suenens, Montini, Döpfner, Léger, Bea, Siri, Lercaro) che sognarono di dare un programma al Concilio e videro in Mt 28 la trama capace di unire i molti documenti con cui il Concilio si stava aprendo.
– infine, il testo offre un ordito articolato ed armonico capace di tenere insieme molte dimensioni della tematica della missione che è difficile ricondurre ad un disegno ordinato, senza cadere in facili unilateralismi. Il testo ha una forte centralità cristologia, declina in modo sinfonico le dimensioni e i luoghi della missione e ha un respiro universale, sia spaziale che temporale. [prosegui la lettura nel pdf allegato]
INVIATI DAL RISORTO (Matteo 28,16-20)
Meditazione al ritiro quaresimale 2018 dei sacerdoti della diocesi di Novara
12-03-2018