Covid-19: così colpisce la Guinea-Bissau

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La situazione in Guinea-Bissau raccontata da padre Davide Sciocco del Pime.

 

Carissimi,

mentre con speranza seguo il miglioramento in Italia, vi aggiorno sulla nostra situazione. A livello sanitario i casi stanno aumentando, e anche il Primo Ministro e altri membri del governo sono risultati positivi, e messi in isolamento in un hotel. C’è stato il primo deceduto, il Capo nazionale della Polizia. In genere però i casi non hanno sintomi gravi e nessuno è stato sottoposto a terapia intensiva, che dovrebbe essere nei due ospedali della Chiesa, perché quelli statali non sono attrezzati. Questo la dice lunga sulla situazione sanitaria “normale”: quanti muoiono per mancanza di una minima assistenza.

Grazie ai vostri generosi aiuti, abbiamo potuto fare vari interventi:

  1. Sensibilizzazione per spiegare alla gente cos’è il Covid-19, i rischi che comporta e soprattutto le precauzioni da avere. Ogni Missione ha ricevuto dei soldi per poter girare nei quartieri e nei villaggi con altoparlanti per diffondere ripetutamente il messaggio. Altro tema è convincere a fare i test: c’è la paura della stigmatizzazione sociale. Sono stati stampati anche cartelloni esplicativi. La Radio Sol Mansi ogni giorno ha programmi e spot su questo tema.
  2. In una seconda fase abbiamo pensato a una seconda pandemia, che è derivata dal Covid: la pandemia della fame! Con la limitazione dei trasporti, la chiusura di tante attività e altre misure di prevenzione, moltissima gente si è ritrovata senza lavoro e quindi senza cibo. Grazie ai vostri aiuti e quelli di altri abbiamo potuto dare a tutte le Missioni qualcosa per poter aiutare i più bisognosi, oltre che offrire candeggina e materiale igienico per ospedali e luoghi pubblici. Inoltre ho potuto dare aiuti mirati a fasce di popolazione particolarmente vulnerabile nelle missioni di Mansoa, Bissora e altri luoghi: famiglie con neonati gemelli, disabili, malnutriti, epilettici, orfani…
  3. Stiamo per iniziare una nuova sensibilizzazione porta a porta con la distribuzione di maschere in tessuto prodotte da sartorie locali: il costo delle maschere usa e getta rende inaccessibile alla maggioranza della popolazione questa fondamentale misura di prevenzione.

Grazie di cuore per il vostro aiuto. Noi da qui continuiamo a pregare per l’Italia e le altre nazioni gravemente colpite. E una preghiera forte per ciascuno di voi e le vostre famiglie. La nostra gente continua a chiedere come sta la gente in Italia, che sentono la gente più solidale con loro da sempre: e anche questa volta ne avete dato prova.

Un caro saluto con tanta riconoscenza.

Padre Davide Sciocco