Nella mattinata di oggi, 10 febbraio, si è tenuto l’incontro di presentazione dell’assegnazione dei fondi dell’otto per mille per la carità nella diocesi di Novara. Complessivamente 1.016.763,89 euro, che hanno finanziato 32 progetti su tutto il territorio diocesano. A questo link, le schede di tutti i progetti.
Presenti il vicario generale don Fausto Cossalter, il direttore della Caritas diocesana don Giorgio Borroni, e i vicari episcopali e i parroci dei territori interessati dagli interventi più consistenti: don Vincenzo Barone per in vicariato dell’Ossola, don Claudio Leonardi per il vicariato dell’Aronese e il Borgomanerese e don Piero Cerutti per la parrocchia di Borgomanero.
Don Cossalter: «Un doppio grazie»
«Oggi vorrei dire due grazie – ha detto don Cossalter -. Il primo è per chi ha scelto di firmare per l’otto per mille. È un modo per dare un aiuto concreto a chi è in difficoltà. Ma è anche una forma di partecipazione e di corresponsabilità nella comunità ecclesiale. Perché l’accompagnamento degli ultimi non può essere cosa solo per pochi specialisti, ma è uno stile con cui vivere la nostra fede». Il secondo ringraziamento è proprio per tutti coloro che si dedicano alle Caritas parrocchiali e al lavoro nelle associazioni ecclesiali che operano nel sociale. «È un impegno spesso nascosto, ma fondamentale. Sono laiche, laici, sacerdoti e religiosi che ogni giorno dedicano fatica, competenza e passione per aiutare il prossimo».
Don Borroni: «Un percorso per rinascere»
Don Borroni ha illustrato le cifre e ha presentato in sintesi i progetti, lanciando uno sguardo al cammino per uscire dalla crisi generata dalla pandemia. «Nel prossimo futuro, organizzeremo tre incontri insieme alle Fondazioni comunitarie del nostro territorio (Novarese, Vco e Valsesia ndr.). L’obiettivo è la restituzione di quanto fatto con i fondi dell’otto per mille, ma anche fare un primo passo per quegli “stati generali” che mettano insieme tutte le forze del territorio, del quale aveva parlato il nostro vescovo a san Gaudenzio di un anno fa. Perché questo possa essere non solo il tempo della pandemia, ma anche quello della “rinascita”».
I progetti finanziati
I progetti si dividono in tre grandi gruppi. I “Progetti Sostegno” riguardano il finanziamento agli interventi che i gruppi caritativi di parrocchie e Unità pastorali missionarie svolgono quotidianamente. In tutto sono 22 e hanno ricevuto complessivamente 282.800 euro. Le “Opere Segno” sono quegli interventi che attraverso la carità e l’attenzione agli ultimi sono «Segno della presenza di Dio». A riceverli associazioni che mettono in atto progetti specifici in diversi campi del sociale: dalle prima accoglienza, alla tutela della maternità e della donna. Sono in tutto cinque per un finanziamento totale di 100mila euro. Infine i “Progetti emblematici”, condotti direttamente da Caritas diocesana, con realtà del territorio.
I Progetti Emblematici
Insieme a quello che finanzia il lavoro ordinario dell’ufficio diocesano, quest’anno i progetti emblematici “straordinari” sono quattro, su due vicariati: Aronese e Borgomanerese e Ossola. Finanziamento complessivo mezzo milione di euro. Capofila dei quattro interventi sono le parrocchie di Castelletto Ticino, Borgomanero, Invorio e Domodossola.
A Castelletto Ticino sono stati destina 50mila euro, ha spiegato don Claudio Leonardi. Nei locali della parrocchia nascerà “Casa Kairos: «La parrocchia in collaborazione con i servizi sociali realizzerà alloggi per ragazzi o ragazze neo-maggiorenni per aiutarli a raggiungere il necessario equilibrio ed indipendenza con attenzione particolare al tema dell’inserimento lavorativo».
A Invorio, ha proseguito don Leonardi, in una casa di proprietà della parrocchia, sarà realizzato un centro con funzione di dormitorio (in grado di accogliere due persone) e locali a disposizione del Centro di Ascolto Caritas. Il finanziamento è di 100mila euro.
A Borgomanero, nella sede dell’ex scuola dell’infanzia Maria Immacolata, verrà realizzato un centro della solidarietà, con funzioni di dormitorio, mensa dei poveri e spazi per la Caritas parrocchiale. Sarà gestito – ha spiegato il parroco don Piero Cerutti -, in collaborazione con l’associazione Mamre. I fondi erogati dall’otto per mille ammontano a 100mila euro.
Guarda all’emergenza abitativa anche il progetto di Domodossola, con la realizzazione – spiega don Barone – di sei mini alloggi nella vecchia casa parrocchiale di via Pellanda, per ospitare famiglie che hanno subito uno sfratto. Finanziamento, 250mila euro.