Il puledro di Gerusalemme

FacebooktwittermailFacebooktwittermail
Omelia nella Domenica delle Palme 2022
10-04-2022

Per dare avvio alla processione delle Palme, nel porticato del Duomo abbiamo letto l’episodio dell’ingresso a Gerusalemme, secondo il Vangelo di Luca. In questo racconto c’è un particolare che mi ha sempre incuriosito. Gesù manda avanti due discepoli, dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno”». Nei momenti decisivi, Gesù coinvolge sempre i discepoli nella sua missione e li manda a due a due (Lc 10). Questa volta i discepoli non sono inviati con il compito di predicare e guarire, ma, ormai in prossimità degli eventi della Pasqua, essi sono mandati per predisporre i gesti della settimana santa.

Il primo gesto è l’ingresso trionfale in Gerusalemme, come si conviene a un re (anzi “il re”) che entra nella sua Città! Sullo sfondo è evocata la profezia di Zaccaria che sognava l’ingresso dell’umile Messia re, in Gerusalemme, cavalcando un puledro d’asina. [Prosegui la lettura nel PDF allegato]