Riuniti per celebrare il suo “Nome”

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Lectio inaugurale alla 71ª Settimana Liturgica - Cremona 2021
23-08-2021

La prima immagine della Chiesa e il primo titolo dei cristiani è indicato da una perifrasi liturgica: «coloro che invocano il nome del Kyrios (il Signore)» (At 9,14.21; 1Cor 1,2; 2Tim 2,22; At 2,21 [cf Gl 3,5]): essi sono riuniti dalla signoria di Gesù risorto e riconoscono la sua sovranità nella libertà e nell’amore. Questo riconoscimento della signoria di Gesù ha il suo luogo proprio nel culto e nella preghiera: nella celebrazione s’invoca il nome del Signore e nella preghiera ci si rivolge al Padre nel nome del Figlio suo (Gv 14,13-14; 15,16; 16,23-24.26-27). Il Figlio stesso ci invita a chiedere tutto al Padre nel suo Nome (Gv 15,16): nel Padre nostro, la preghiera insegnata da Gesù, ci si rivolge a Dio con le parole del Figlio, dicendo «sia santificato il tuo Nome» (Mt 6,9). Nel nome del Padre e nel nome di Gesù sono due espressioni che si possono leggere in dissolvenza l’una sull’altra, fino alla formula trinitaria con cui siamo battezzati «nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo» (Mt 28,21). Anche il segno della croce avviene nel nome della Santa Trinità. Preghiera personale, riunione orante, celebrazione cultuale sono tutte contrassegnate dalla teologia del Nome. [Prosegui la lettura nel PDF allegato]